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La popolazione di Ginevra sta diventando più immune grazie alle vaccinazioni

I dati raccolti su 3.121 persone appartenenti a un campione rappresentativo della popolazione ginevrina rivelano che, al momento del declino della pandemia, il 67% della popolazione ginevrina nel suo complesso aveva sviluppato anticorpi contro il SARS-CoV-2, il virus responsabile della COVID-19. La metà di loro aveva sviluppato gli anticorpi in seguito all'infezione naturale del virus, mentre l'altra metà aveva sviluppato gli anticorpi in seguito alla vaccinazione.

Lo studio evidenzia differenze significative tra i gruppi di età. La sieroprevalenza è più alta tra le persone di 65 anni e oltre, con oltre il 90% di immuni, e più bassa tra i minori di 12 anni, tra i quali solo un bambino su tre è stato a contatto con il virus.

Lo studio è stato condotto dall'Unità di Epidemiologia della Popolazione del Dipartimento di Medicina di Base (SMPR) dell'HUG, sotto la direzione della professoressa Silvia Stringhini e del professor Idris Guessous. Ha beneficiato della collaborazione del Laboratorio di virologia e del Centro per le malattie virali emergentidiretto dal Prof. Laurent Kaiser, della Piattaforma di ricerca pediatrica diretta dalla professoressa Klara Posfay-Barbe.

Le indagini di sieroprevalenza servono a misurare la percentuale di popolazione già esposta al coronavirus. Sono fondamentali per stimare la dinamica dell'epidemia e preparare una risposta sanitaria adeguata. Questi studi potrebbero anche fornire una migliore comprensione dell'impatto di alcune varianti in seguito all'infezione o alla vaccinazione.